Che bel post, dedicherei una rubrica settimanale a “cose cattive a caso”. (e perché no?) Oggi che giorno è? Martedì, bene: martedì è cose cattive a caso day.
1.
La cosa che mi sento dire più spesso è che sono montata e presuntuosa. Nah, semplicemente la finta modestia non mi si confà.
Parliamo della finta modestia: ti fanno un complimento, poniamo “come sei bella”, e te “noooo oddio che dici, tu sei più bella. “Eh, non hai visto, sono un fiore guarda (sorriso forzato).” “Non ci vedi bene anche se… grazie”.
Ma andate caldamente a fare in culo.
Certe volte (la maggioranza, per fortuna oltre a schifosamente vanitosa sono anche iper critica e perfezionista, così le due cose di bilanciano) risponderei : “Lo penso anche io” “sì, infatti” e “lo so, grazie”. Non che devo fare una faccia tipo “ah sì, non me ne ero mai accorta”, quando ho passato circa le precedenti due ore davanti a uno specchio a contemplarmi. Così mi mantengo ferma con un “grazie” deciso e franco. Senza altre sbavature.
2.
La natura ha un certo equilibrio. Penso, a distanza di tempo, vedendo le sue foto (ex di una mia amica): era troppo figo per te, nisba. Era giusto che le cose si ribilanciassero alias essere stata da lui lasciata per altra tipa sicuramente più carina, intelligente e acculturata non è crudeltà. E’ cosa buona e giusta. Fossi Dio, ci avrei pensato subito.
Scusate, voi quando vedete una cessa con un bel tipo (o viceversa) non pensate: e che cazzo, non è giusto?
3.
E sempre in tema: perché certe cesse orrende devono ricevere tutti quei mi piace?
4.
E sempre in tema: grazie cesse orrende che esistete e idiote oche, perché così posso svettare come e meglio di un dente bianco in mezzo alla pece. Non che ne abbia bisogno, chiaro.
5.
Io sono contenta se le strafiche multimiliardarie (vedi Cristina Aguilera) diventano delle balene obese (vedi Cristina Aguilera), sinceramente. E se succede a gente del mio entourage, non che mi dispiaccia, bada.
6.
“Ho un fastidioso plurito intimo” , pubblicità mentre si mangia. Grattati la fica e non mi rompere le palle con le tue infezioni/secrezioni/accenni di malattie sessualmente trasmesse/mi sono seduta su un cesso pubblico/non le la lavo.
7.
Sedicenti fashion blogger che si credono estremamente fashion. Proliferare di blog come “diario di una stronza” “stai zitta!” “diario di una mente crudele .” e similaria. Poi vai a leggere /vedere foto e certe cesse sfigate che manco a volerci fare ti riuscirebbe di essere così cessa e sfigata. Essere stronze è l’anti essere cesse e sfigate. Non è roba per tutte. Se una cessa e sfigata fa la stronza risulta solo ridicola e acida. Zitellacida. La stronza lasciamola fare a chi la sa fare senza essere un personaggio: prendete spunto da Ballatasadica, una Bibbia.
8.
Bugie su bugie elettorali. Intellettualoidi (dove?) che parlano “dei problemi della società.” Puliscitici il culo con le tue ovvietà, coglione. Dio (Battiato) scrisse taaaaaanto tempo fa il non plus ultra della nostra attuale “analisi della società”. Te la sottopongo, mi rivolgo a te eventuale sapientone in ascolto, ma non copincollare eh. Però via, ve la traduco…
“Mr tamburino (Bob Dylan, ma oggi diremmo non so…un nome di uno stronzo a caso che ci infanga l’anima e toglie il respiro, in questa italietta distrutta) non ho voglia di scherzare, rimettiamoci la maglia, i tempi stanno per cambiare (farà freddo)
Siamo figli delle stelle, e pronipoti di Sua Maestà il denaro (com’è vero! Tutti a fare inutili e vuoti filosofeggiamenti e moralismi quando siamo schifosamente attaccati al denaro)
Per fortuna il mio razzismo non mi fa guardare quei programmi demenziali con tribune elettorali (vi ricordano qualcosa certi squallidi altarini comici col politico-commediante di turno?)
e avete voglia di mettervi profumi e deodoranti (la società dell’apparire che ci bombarda di messaggi svilenti tramite la pubblicità): siete come sabbie mobili, tirate giù.
C’è chi si mette degli occhiali da sole per avere più carisma e sintomatico mistero (cioè LUI, che si prende in giro da solo)
Com’è difficile restare padre quando i figli crescono e le mamme imbiancano (ricalca una frase di una canzone di S.Remo, ricca di ipocrisia: son tutte belle le mamme del mondo, lì ovviamente non si alludeva a nessuna difficoltà nell’invecchiare, boiata paurosa)
QUANTE SQUALLIDE FIGURE CHE ATTRAVERSANO IL PAESE, E COM’è MISERA LA VITA NEGLI ABUSI DI POTERE (misera, avete capito? E’ misera!!!)
Sul ponte sventola bandiera bianca (è cantata in tono eroico, ma significa la resa, la sconfitta, la disfatta, un sublime: mi arrendo)
A Beethowen e Sinatra preferisco l’insalata, a Vivaldi l’uva passa, che mi da’ più calorie (e cioè , anche se non condivido: che mi frega della vecchia musica o della musica in voga)
Com’è difficile restare calmi e indifferenti mentre tutti intorno fanno rumore (clamori mediatici, le discoteche)
in quest’epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell’orrore! (i film horror erano molto in voga)
Ho sentito degli spari in una via del centro (come a dire: ma svegliatevi, l’orrore ce l’avete davanti)
quante stupide galline che si azzuffano per niente!
minima immoralia, minima immoralia (come a dire: guardate come siamo ridotti)
e sommersi sopra tutto da immondizie musicali! (vero)
the end, my only friend, THIS is the end (e non la fine del mondo dei Maya)
ritornello ecc.
TUTTO CHIARO? SERVE SPIEGAZIONE ULTERIORE? ipse dixit.
9- sarebbe bello arrivare fino al punto 10. Per fare numero tondo. Ma si chiama cose cattive a caso, e quindi, per dispetto, mi fermo qui.