ballatasadica

A sua (di Lei) immagine e somiglianza.

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S.E.M

Sento nel cuore un pizzicorino piacevole e tiepido, forse senza eclatanti motivi. Lo ascolto. E’ la felicità.

O, se non si vogliono usare iperboli perché si deve sempre sbassare un po’ tutto (poi, di grazia, perché?), lo si può chiamare stato di duratura e piacevole serenità e equilibrio e calma interiore. Baricentro. Fulcro di energia positiva. Ho i chakra allineati bene.

Mi sento appagata, sicura, libera, sana, bella, forte, giovane. -Mordo i frutti terrestri con saldi e bianchi denti voraci, guardo il volto di fiamma del mondo come un amante guarda la sua amata-. A potermi azzannare il cuore sentirei in bocca (in senso figurato eh) un sapore dolciagnolo. E’ tutto piacevole.

S.E.M     Senza. Eclatanti. Motivi.

 

… e non sono fatta! Non mi sono MAI fatta (tranne una volta per sbaglio, ero convinta mi avessero offerto una sigaretta, giuro, ma sbaglio tante cose, tante persone. Una volta stavo per limonarmi il fratello gemello di un mio ex convinto fosse lui, figuriamoci). Sono cocaina di carne.

Non traggo serotonina dalla cioccolata o simili, non dormo fino a tardi, non sono plurimiliardaria, non ho vinto un nobel né un oscar, non ho comprato praticamente niente per i saldi, e la crisi la sento perché non sono sorda. Eppure io sono felice perché non mi manca niente per esserlo. Stupefatta senza stupefacenti. Appagata senza surrogati e palliativi. La salute, la famiglia, i miei affetti integri, nonno che frigge le trote fresche fresche, questo tempo che è tutto nuvolo ma chi se ne fotte, i venti anni…carpe diem qua e carpe diem là, ebbene poche chiacchiere io sto dies lo sto carpendo e me la godo di brutto. E poi strano perché carpe diem non è manco il mio motto.

I  miei motti sono meno inflazionati (semper adamas- sempre come il diamante, il mio memento audere, l’habere non haberi, ex adversis semper resurgo…)

Sì.

I miei motti sono decisamente più fighi.

A’ la prochaine mes choux.

acqua liscia

Il tempo dovrebbe essere messo lì apposta per smussare qualche spigolo, ripulire un’intercapedine, e sigillare tutto il buono con una patina di nostalgia che di conseguenza regali un’immagine splendente di quello che fu, nascondendo abilmente il marcio.

E invece fa esattamente il contrario. Guasta un dente sano – per rimanere in tema, sono reduce da una buona scalpellata ai denti- , rende aguzze, pungenti, le rotondità. Corrode le persone, e non solo fisicamente. Le erode, e togli togli quella patina di finto buono che le avvolge tipo Domopak quando fai loro comodo, esse si rivelano per quello che sono. Non è che il tempo t i cambia, semplicemente ti svela.

Il tempo ha rivelato quello che in fondo ho sempre creduto e pensato, di quelle del mio liceo. Mi ha fatto capire, oggi, il perché mi sentii sollevata l’ultimo giorno di scuola. Ora, non che io sia uno stinco di santo, ma per lo meno dimostro maggiore coerenza, maggiore cura per le persone. Delle persone bisogna avere cura (ognuno a suo modo) come quando da piccoli si trovavano gli uccellini caduti dai nidi. Teneramente, ognuno a suo modo, ognuno con le sue forme di tenerezza.

Le cose preziose davvero, sono cose preziose per sempre. O se non altro a lungo, o se non altro non bastano due annetti scarsi per fare tabula rasa del buono. Due anni, due anni sono stati appena il tempo sufficiente per scordarsi, letteralmente scordarsi, di essere stati amici un giorno, ma amici quelli duri a morire -si pensava- dalle vacanze insieme ai pomeriggi ai compleanni ai viaggi a tutto il companatico. Ovviamente stronzate.

Una, una in particolare, un’amicizia decennale…accantonata, per leccare il culo a gente che diceva di non sopportare, solo perché sono sicuramente considerate “in” , ragionando nell’ottica del paesino ottuso dove vivo.

Ho una caratura spirituale per cui queste cose mi scivolano addosso, quell’ipocrisia non mi tange, nei miei venti anni ho amato e odiato davvero, non per comodità, senza palesi doppi fini. Ho avuto perfino cura dei miei nemici: li ho odiati al meglio di me, voglio dire. Una persona si può anche detestare senza impegno, svogliatamente. Invece ho odiato ardentemente , con tutte le forze, e secondo me è comunque un nobile sentimento.

Il passato, dice il mio Vate, è una tomba che non rende mai i suoi morti. Bisogna riempirsi di nuove sensazioni, nuove emozioni. Essere pronti nella vita a voltare pagine, a volte interi capitoli, a volte cambiare libro.

Tenendo presente che ciò che finisce in un certo modo, non era. O meglio, si è rivelato per quello che era, qualcosa di diverso rispetto a ciò ce si pensava. E come detto all’inizio è il tempo che ci ha pensato, a svelare il tutto.

Ragionando poi sulla tenacità del male, devo dire che sì, le sue radici attecchiscono meglio.

Sono crollate le super-amicizie, ma non si sono estirpate le piccole-medio-grandi antipatie, al massimo sono state appena appena coperte, e sono pronte a riemergere.

In questi due anni la nostalgia non mi ha minimamente sfiorato, l’università, tolto il periodo di smarrimento iniziale, è stata la mia rinascita. Vita nuova.

Si vive il presente in fondo, tutto il resto serve a fare un bilancio o una previsione.

Ma all’atto pratico, è  acqua liscia.

 

 

 

50 cose da fare (e non) quando si viene lasciati.

Ok, sei stato lasciato/a (parlo al maschile d’ora in poi perché non posso stare sempre a mettere delle barre a ogni aggettivo, anche se è assolutamente unisex il mio discorso).

TI ha lasciato, quindi è rapidamente passata da “quella eccezionale donna” a “sta gran mignotta!” . Ma non ci interessa cosa è diventata lei. Ci interessa come la supererai tu. E se hai cercato su google roba come “superare una rottura” “che fare se si viene lasciati”, bè, sei messo male. Ma non preoccuparti, ti metto a disposizione la mia esperienza ventennale in disastri sentimentali.

-LE 25 COSE DA NON FARE MAI. 

1-NON richiamare.   Questa è la numero 1 in assoluto. NON richiamare. Perché se richiami è un po’ come dire: ecco, zerbinami un altro po’, calpestami, strisciami sopra.  Niente scene supplichevoli per cortesia, ogni tentativo di impietosire è vano.

2-NON chiedere spiegazioni/ulteriori chiarimenti: non ti servono, il risultato è quello che è, che ti frega di sapere l’iter? Non forzare le cose, lasciale andare, lasciale scorrere, lascia seguire il flusso. Non richiamarla per ulteriori chiarimenti.

3-NON indagare/pedinare: la sua vita ha preso una direzione diversa dalla tua, benissimo. Al momento per te, malissimo, ok. Ma guarda e passa. Non ti curare. Non seguirla, non controllare la posta, non diventare uno stalker, non fare domande a amici comuni. Niente di tutto ciò. Torna piano piano a vivere la tua vita, e basta.

4-NON ingozzarti come un maiale/riprendere a fumare o iniziare ecc: insomma, non nutrire lo sconforto in  modo dannoso. Ti sentirai solo un rottame. Tranne i tre giorni d’urto (vedi sotto), assolutamente riprendi a vivere come facevi prima.

5-NON rimuginare: all’inizio è praticamente impossibile, ma se puoi distogli la mente. Non ascoltarti canzone strappalacrime, non piagnucolare, non rileggerti i messaggi, non fantasticare, non crearti scenari alternativi, non pensare a tecniche di riconquista: è andata come è andata, basta. Non cercare spiegazioni.

6-NON deprimerti: anche questa è abbastanza difficile, soprattutto all’inizio. Ti sentirai stanco e demotivato, apatico, l’autostima a picco. Eppure non deprimerti. Non pensare che ci sia per forza qualcosa di sbagliato in te, le storie finiscono per innumerevoli motivi (nel settanta percento dei casi, secondo me, motivi mascherati dall’esistenza di un’altra persona…), e anche se il motivo fosse un’altra persona, non ha senso starsi a flagellare.

7-NON credere nel lieto fine: uccidi la speranza. Prima uccidi la speranza e prima risorgerai. Non sperare in ricongiungimenti-riconciliazioni, neanche se la storia è durata tanto, neanche se è stata veramente importante. La speranza apre parentesi, aggiunge virgole, dilata il dolore. A te servono dei punti fermi. PUNTO. Prima estirperai la speranza e meglio è.

8-NON trascurare lo studio/il lavoro: anzi, questi sono degli ottimi occupa-mente. Buttatici a capofitto, quasi rabbiosamente. Dedica al lavoro tutto, metti soldi da parte (hai tempo e denaro in più, essendoti lasciato, fidati!). Il lavoro nobilita e sarà l’ “arma” per risalire.

9-NON trascurare gli amici, ma mettili da parte per due settimanelle buone. Peggio ancora se sono amici in comune. Insomma, quando la botta è fresca ti sentirai invaso di suggerimenti di cui non te ne fotte un cazzo. Bene, non ascoltare nessuno, non ascoltare altre versioni dei fatti. Ritagliati un periodo (relativamente breve) di “eremitaggio”, per attutire l’impatto. Questo non significa che devi diventare un monaco, ma semplicemente che per un po’ devi evitare troppe parole, troppo clamore, ecc.

10-NON cercare di divertirti per forza: ottieni l’effetto contrario. Non uscire se non hai voglia, nulla ti rende più sfigato del cercare di divertirti forzatamente, di andare a feste di controvoglia ecc. Per un po’, visto che non sei dell’umore adatto, defilati.

11-NON pubblicare stati mirati su facebook e simili.  NO a link a tema, no a canzoni smielate o allusive, no a stati depressi. Mantieniti dignitoso. Quando mi lasciai io, (o meglio venni lasciata n.d.r) pubblicai subito un inno alla libertà. Il che era abbastanza plateale, lo ammetto…era quello che mi sentivo di fare. Lui ci rosicò di brutto e mi chiese spiegazioni (per la serie: coooosa!? io ti lascio e tu scrivi di libertà? non te ne stai a piagnucolare in un angolino?). Poi feci altri errori, è vero ( VEDI richiamare ecc, altra storia), tu non devi farli.

12-NON farne una tragedia: soprattutto se sei ancora nei “venti” e non ci sono matrimoni o simili. E, nei limiti del possibile, non farlo nemmeno in stato di matrimonio. LIFE goes on, bro. Non è la fine di niente, non è vero che non ritroverai di meglio, quando sarà il momento.

13-NON idealizzare chi ti ha lasciato: non era un Dio, nessuno lo è. Non era insostituibile, nessuno lo è. Non era il/la migliore del mondo, nessuno lo è.

14-NON praticare il chiodo schiaccia chiodo: non cercare di rimorchiare squallidamente altre persone… non lo fare. Non sarà soddisfacente, ti lascerà solo un forte senso di vuoto, e tenderai a fare inutili paragoni senza senso.

15- NON farti nessun tatuaggio allusivo: sono uscita con uno che si era tatuato un cavallo alato a tutta schiena che calpestava 20 spine. Cristo di un Dio. A parte il dettaglio assolutamente trash, mi sono sorbita la spiegazione filosofica: “esiste un cavallo alato? NO, nemmeno la felicità. Perché venti spine? Io ho venti anni…” Va da sé che con il tizio non ci sono più uscita, ovvio.

16- NON provarci con sue amiche per ripicca. Abbi dignità.

17- NON farti vedere in giro con tizie nuove al solo scopo di fare in modo che lo sappia. Per cortesia.

18- NON meditare vendetta. Questo non significa “non essere vendicativo”, sacrosanto diritto, ma semplicemente non meditarla. Perdi solo tempo. Arriverà, il karma ti farà restituire uno schiaffo dieci volte più forte.

19- NON rimanerci amico/a. E’ solo un modo per non tagliare totalmente i ponti, invece è fondamentale, soprattutto i primi tempi, per uccidere del tutto la speranza. Se è lei a richiamarti (di solito lo si fa per compassione) , spiegagli che non provi rancore ma che preferisci non avere contatti di nessun tipo.

20- NON cedere a giochini psicologici: del tipo “mi serve una pausa”, “proviamo a rifrequentarci e…” NO. Non sei uno zerbino. Anzi, se aleggiano queste frasi prima che vi lasciate, cogli la palla al balzo, pensaci tu.

21- NON credere ai poeti: e per poeti intendo anche film, ecc. L’amore è solo un sentimento enfatizzato e commercializzato, ha fatto la fortuna di fiorai e ristoratori. Rientra nel business. Se ti dicessi scientificamente perché esiste te la sbasserei di brutto. Se ti dicessi che è solo uno stato mentale…     Se di dicessi che nella vita vera sole cuore e amore non fanno rima?

22-NON pensare che essere single significa essere sfigati, ANZI.

23-NON fare paragoni tra te il suo nuovo lui, non fare paragoni tra lei e le sue nuove conquiste. A che serve, a deprimerti? Bene, rileggiti il punto “non deprimerti”.

24-NON pensare che sia facile: superare una rottura è tutt’altro che semplice, ma ha molti risvolti positivi.

25- NON pensare sia impossibile: come una vecchia canzone diceva : “si può amare da morire ma morire d’amore no.” A meno che non sia tu uno stalker con gravi problemi mentali.

 

-le 50 cose da fare

1- sei libero, respira.   Concepisci la singletudine con come solitudine ma come libertà. Arriverai ad amare essere single, io ricordo quel periodo con molta gioia. Una volta tolte le seghe mentali, una volta che hai ripreso un po’ il via…cominci a vedere le cose davvero in modo diverso. Sei libero, respira!

2- considera i lati positivi: niente pranzi/cene coi parenti, niente parenti, niente ricorrenze, niente vorrei ma non posso, niente scazzi, niente cinemini tristi, niente regali da fare e serate da organizzare, ti pare poco? Niente fedeltà, niente spiegazioni da dare. Ti pare poco?

3- concediti  3 giorni di “bolla“, massimo una settimana. Cioè, per una settimana, isolati dal mondo. Sfogati, piangi se devi piangere, ecc. Concediti degli eccessi (ma NON richiamare!), ma poi, riguardati la lista delle cose da non fare.

4- fuori dalle palle fotografie e simili, nonché eventuali regali. Non ti servono, sono di cattivo gusto, emanano energie negative.

5-riattivati: non tutto il male viene per nuocere. Fai le cose che avresti voluto fare, e che non hai potuto fare, a causa della tua relazione (ce ne sono sempre, stare con una persona è routine e sacrificio). Io ho preso la patente in tempi record e ho fatto una maturità della madonna. E intanto scopavo a destra e a manca. Olè.

6-defilati: se ne hai la possibilità, parti per un viaggio.

7-minimizza, sdrammatizza, ironizza.

8-Evita l’effetto domino: non lasciare che il singolo evento negativo travolga tutta la tua vita.

9-non ascoltare tanti consigli, tranne i miei ovviamente.

10-stila una lista di “pro” e di “contro”. Perché questa persona mi piaceva? perché NO? Sicuro che ci sono solo pro?

11-Sii razionale, più che puoi. Diciamo che ora il tuo cervello è in stand-by, la tua vita pure. Cerca di pensare positivo, e di pensare razionale

12- cambia giro. Anche di amicizie, basta abitudini.

13-Cura il tuo aspetto fisico. Più di prima.

14- Dai tempo al tempo, e lascialo scorrere, ti ripagherà.

15-mai pensato allo yoga? Rilassa e distende la mente.

16- pensa a chi sta peggio: e se puoi, aiutalo.

17-pensa che al resto del mondo non gliene fotte un cazzo. E fidati, è vero.

18-e se ti dicessi che ci sono altri 3 miliardi di persone del sesso opposto e se sei bisessuale altri 6 miliardi oltre lui e te?

19-scrivi, suona, balla: fai quello che più ti riesce, sii creativo.

20- esci, scopri, vivi: nulla si ferma qui.

21-recita un mantra, possibilmente positivo: “oh bladì oh bla da life goes on bra” o similaria. Ripetitelo ogni volta che hai dubbi in merito

22-si vive una volta sola, vuoi fartela rovinare da una stronza?

23- riconosci i tuoi sbagli, riaddrizza il tiro, e mettici una pietra sopra.

24- scrivi un’altra lista: cosa ho imparato da… e tienila a mente! Ti servirà per le prossime storie. (sì, ce ne saranno).

25- nulla è per sempre. Questa è stata una grossa lezione di vita, non trovi?

 

 

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