ballatasadica

A sua (di Lei) immagine e somiglianza.

Archivi per il mese di “Maggio, 2013”

zen

Da quando non ho piu’ il portatile, ma solo il tablet, postare e’ diventato una tragedia, approvare i commenti non ne parliamo.

Questo blog e’ cresciuto di brutto,anche se non l’ho curato molto ultimamente. E’ cresciuto come un’erbaccia spontanea, mi fa piacere.

Ho nuove idee a breve-medio termine, diciamo. Perche’ adesso ho molto tempo per me stessa, sapete, ho deciso di ”disintossicarmi” da quelli che nella vita reale chiamo i miei ”fans”. Cioe’ fondamentalmente quell’orda di stronzi balordi e merdine che tentano di portarmisi a letto.

Mi sono costruita una specie di giardino zen immaginario, dove ripiantare la mia vita e farla rifiorire.

E nel mio giardino zen per ora non sono ammessi esseri umani scopapili o relazionabili. Solitudine, rincuorante, tranquilla, soffice e chiara solitudine, ecco di cosa ho bisogno per far ripartire ingranaggi un po’ cigolanti.

Tornare in forma.

Riprendere il via con uni.

Rimettermi in sesto fisicamente e magari cambiare  anche un po’ il look.

Tornare in palestra, tornare a frequentare, insomma, riprendere una vita attiva dopo questa meta’ anno indolente e sonnacchiosa. 

Non ho combinato un cazzo, solo guai. 

Mi sono lasciata andare, rimasta in pigiama giorni interi…ho sprecato tempo, si’. Mi e’ sembrata un’eternita’.

Ma ora penso positivo. Coraggio, verranno tempi migliori per tutti.

Sono andata a invaghirmi di un cocainomane.Come puoi

Sono andata a invaghirmi di un cocainomane.

Come puoi pretendere affetto da uno che si autodistrugge?

 

Il mio corpo merita maggiore rispetto, io stessa merito maggiore rispetto.

Ora le mie giornate devono essere scandite da studio (ho ben due esami a giugno, ma ci riesco, non sono di quelle menti da supermercato)

E dagli allenamenti.

E dalla preghiera.

E dalla dieta.

Per ridare a me stessa la bellezza che merito, il rispetto che merito.

Dio, perche’ buttarsi nel letto di un tossico, perche’, perche’ questa caduta di stile, perche’, perche’ questa follia, perche’, non mi chiamo Orfeo, non conosco nessuna Euridice, non devo scendere all’inferno per salvare nessuno. 

Tanto lo so, tenterebbe solo di trascinarmici dentro.

E quindi fanculo.

Muori pure da qualche parte, tu e il tuo egoismo distruttivo.

Ucciditi e non intaccarmi, io da sola sto benissimo. Tu morirai.

‘Trasmettimi qualcosa, abbracciami, baciami’, sei cosi’ dolce”

Vaffanculo, merda, stammi lontano, stammi molto lontano.

Io vivo di vitalismo, di continui si’ alla vita. Quelle tre lettere che hai baciato, li’ incise, sono il mio si’ alla vita. Un tatuaggio sacro, ma non puoi capire perche’ di vivo non hai niente.

Non contaminarmi, sparisci.

amore

Ogni volta che qualcosa non va, fisso il mio anulare destro, il bagliore della Fede d’argento  che porto da anni al dito. Per tutti, un semplice anello, roba da non farci caso. Per me, un supremo, sacro, atto d’amore, un brindisi d’egocentrismo. Si’, li’ e’ racchiuso tutto…

La mia piu’ grande storia d’amore, quella fondata su promesse vere, sincerita’ massima. Un amore incrinabile ma incrollabile, un vero per sempre, per tutta la vita.

L’amor proprio.

Quell’anello che nei momenti di difficolta’ rigiro tra le dita, sicura. Lo tocco a ogni esame.

Mi amo.

 

 

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