ballatasadica

A sua (di Lei) immagine e somiglianza.

Mi piace immaginare che esista un filo sottile, costituito da successioni (casuali, causali?) di attimi e vita. Compongono un insieme di sequenze precise, e funziona tipo lo Shangai. Basta un movimento impercettibile di un bastoncino per passare un turno, voglio dire. Per modificare lo schema. Se in queste successioni si modifica impercettibilmente anche un solo elemento, tutta la struttura cambia. Fatti provocati da scelte o solo da eventi esterni, che scaturiscono altri fatti e così via. Ogni decisione, più o meno importante (prendo un caffè,  mi licenzio!) , dalla più stupida alla più macroscopica, modifica in maniera irreversibile la successione. Se da quando esiste l’uomo, anche quello conseguenza della successione, non si fossero conosciute e accoppiate proprio QUELLE persone, vinto la loro corsa proprio quegli spermatozoi, allora qualcosa nell’albero genealogico si sarebbe alterato. E non saremmo mai nati. Noi, singolarmente, proprio questi 7 miliardi di tizi. Ogni volta che il caso generava la combinazione giusta, era uno sbalorditivo, se non “impossibile”, schiaffo agli eventi. Non sapendolo, non potendolo sapere, si stavano creando condizioni idonee alla nascita, proprio quelle e solo quelle, le uniche, in milioni di miliardi di combinazioni possibili. Mi piace pensare che ogni singola vita sia stata l’immensa cospirazione del caso. Penso a come si sono conosciuti i miei genitori, e prima ancora i miei nonni e così via. Penso a quante altre potenziali persone ho “scansato”, nascendo. Di quante persone ho usurpato la vita, per prendermi la mia. Di quante combinazioni ho interrotto, di quante e quali, potrei generare. Anche non facendo nulla, per il solo fatto di vivere, ognuno di noi scombina il mondo e la Storia e scuote le probabilità, neanche fossero palline da estrarre in una lotteria.

E penso a queste connessioni sottili, fragili e sofisticate, e penso che sì, ok. Sono le tessere del domino, e non c’è “personalità”, dietro. Non una volontà intesa umanamente parlando, coi nostri standard.

ma non c’è reazione che non sia innescata da azione, e non c’è movimento che si generi dal nulla.

Guardate tutte le persone che vi circondano, anche tutte quelle che vi sembrano le più inutili/stupide/sciocche/antipatiche.

Vi state rivolgendo a materiale organico sacro, unico. Irripetibile.

Nella vita seguiamo il filo della nostra successione, percorrendo un percorso assolutamente irripetibile, e modificandolo via via, in modo irreversibile. Leggendo questo impieghi istanti che mai più nella Storia si verificheranno di nuovo. Corrono gli anni, dicono, dopo i 18 arrivi ai 50 che manco te ne rendi conto.

Voglio rendermene conto. Se lo soppesi, il tempo si dilata. Se lo impieghi e non lo sprechi, si dilata.

Se ci fosse data la possibilità di rivivere la stessa vita, come l’eterno ritorno, non sarebbe comunque più questa, più così.

Non sarebbe meglio scivolare dolcemente sopra la successione, dal primo all’ultimo punto, invece di mutilarsi di continuo l’esistenza coi “un giorno”, “dopo”, “domani”, “tra un po’ “, “non ora”, “non oggi”, “non subito”, “ma”, “se”, “è tardi”, “se avessi…”, “peccato.” , “ormai.” …?

 

Scottandosi la lingua col tè in bustina rosso, retrogusto cioccolato. liquido scuro. Aroma non poi così percettibile.

Penso, nessuno fa mai sufficientemente caso ai dettagli, penso. Se ti soffermi sulle piccole cose e sui minimi particolari, a volti passi o per uno strambo, o uno con strane manie. O, paradossalmente, a una persona poco concreta, penso. Mentre la tua vita è un costante sminuzzare gli istanti, e barcamenarti tra la materia, e suggere quello che va oltre e che c’è dietro. Analisi pura, penso.

 

 

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